Assunta
(mercoledì 18 dicembre 2013)
Categoria: Affetto
E ALLORA????????????????
20:30 del 18-12-2013Concesso il tempo che ci vuole per l'allestimento del presepe, concesso il tempo per un albero di natale, mettiamoci pure la spesa per il pranzo delle feste, il tempo per i regali, ed ora? state forse contando il denaro rimasto? Passi le meteore, passiamo sopra anche a chi fa toccata e fuga, ma voi cari amici ........abbonati! Cosa fate? Chi prepara i festoni su esternando? Chi mette le lucine? Ho capito, siete stanchi per i preparativi nelle vostre case e quindi.......scantonate per i preparativi del nostro salotto. Va bene tranquilli, ci pensa nonna Assunta, però al mio albero di natale, cercate di.........attaccarci, qualche.......lampadina o (palla) anche voi.
Buona serata a tutti!!!!!
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mafalda
(giovedì 19 dicembre 2013)
Ok nonna Assunta ,adesso sono impegnata ma piu' tardi all'albero di Esternando ,portero'il mio contributo
Assunta
(giovedì 19 dicembre 2013)
12:12 del 19-12-2013
Buongiorno Mafalda. Oggi giornata molto triste, pioviggina e l'umidità, entra perfino nelle ossa. Il cielo è grigio, ma un brutto grigio, quello per intenderci dei pannelli funerari. Si avvicina il Santo Natale e sento sempre più scendere nel cuore la malinconia, non mi dare della patetica o della noiosa, ma questo è il periodo più nero dell'anno, ogni angolo di casa, rimbomba della voce di mia madre, dei suoi rimbrotti, della sua gioia quando metteva sotto l'albero soddisfatta le bustine con il denaro per i miei cinque nipotini, e poi mi diceva: Assunta che dici basta la cifra?
i suoi menù tradizionali, i suoi impasti sistematicamente a mano e guai nominarle le moderne impastatrici, cara la mia mamma, mi manca, aveva ragione quando mi rimproverava, (sempre) e trovava soddisfazione nel gridarmi dietro: quando non ci sarò più, vedrai come ti mancherò e come mi rimpiangerai, accidenti se aveva ragione, a distanza di due anni, ancora non riesco ad andare tranquilla al cimitero e quando mi sforzo di entrarci, non alzo lo sguardo sulla sua foto, che mi osserva ironica e sorridente. Vedi? Non riesco più a scrivere, le lacrime ricominciano, che dici sto invecchiando? Mannaggia al mio carattere di...... emme, ma quando diventerò più dura? mi sembra di avere il carattere che somiglia ad un pasticcino con la crema, però quelli meridionali, belli gonfi e grossi, da noi sono soltanto mignon.
Buongiorno Mafalda. Oggi giornata molto triste, pioviggina e l'umidità, entra perfino nelle ossa. Il cielo è grigio, ma un brutto grigio, quello per intenderci dei pannelli funerari. Si avvicina il Santo Natale e sento sempre più scendere nel cuore la malinconia, non mi dare della patetica o della noiosa, ma questo è il periodo più nero dell'anno, ogni angolo di casa, rimbomba della voce di mia madre, dei suoi rimbrotti, della sua gioia quando metteva sotto l'albero soddisfatta le bustine con il denaro per i miei cinque nipotini, e poi mi diceva: Assunta che dici basta la cifra?
i suoi menù tradizionali, i suoi impasti sistematicamente a mano e guai nominarle le moderne impastatrici, cara la mia mamma, mi manca, aveva ragione quando mi rimproverava, (sempre) e trovava soddisfazione nel gridarmi dietro: quando non ci sarò più, vedrai come ti mancherò e come mi rimpiangerai, accidenti se aveva ragione, a distanza di due anni, ancora non riesco ad andare tranquilla al cimitero e quando mi sforzo di entrarci, non alzo lo sguardo sulla sua foto, che mi osserva ironica e sorridente. Vedi? Non riesco più a scrivere, le lacrime ricominciano, che dici sto invecchiando? Mannaggia al mio carattere di...... emme, ma quando diventerò più dura? mi sembra di avere il carattere che somiglia ad un pasticcino con la crema, però quelli meridionali, belli gonfi e grossi, da noi sono soltanto mignon.
mafalda
(giovedì 19 dicembre 2013)
Meno male che hai concluso in modo sorridente....... Lo vuoi capire che sei stata fortunata ? Sino alla tua veneranda età hai avuto il piacere di poter pronunziare il suo nome , di farti intrecciare i capelli , di sentire le sue labbra sulle tue guance , o anche soltanto di aver potuto "bisticciare" con lei per piccole o grandi cose ....Gioisci per questo io non ho avuto modo di farlo anni e anni prima di te....
dora
(venerdì 20 dicembre 2013)
...e poi dipende da come l'hai, ancora , la mamma. La mia è ancora presente col fisico, mentre spirito e mente sono ridotte a un lontano ricordo. Mi sembra di rivedere gli ultimi anni di vita di mio padre: l'ombra di quello che era stato. La sua morte è stata quasi una liberazione....e il mio intimo dispiacere è il pensare che anche quella di mia madre, mi farà lo stesso effetto(!). Cinica, si forse!!!
Assunta
(venerdì 20 dicembre 2013)
17:53 del 20-12-2013
Non sei cinica cara amica, ma soltanto razionale e realista. Mia madre era vigile attenta e fin troppo sveglia, ma in entrambi i casi è ugualmente una sofferenza, perchè lei si rendeva conto che andava sempre calando e quindi soffriva e sopratutto si innervosiva in maniera pazzesca. Questo stato di cose, purtroppo a me spaventa in maniera terribile, non mi vergogno di affermare che ho terrore della vecchiaia, delle malattie, mia sorella è stata una forte nel sopportare i dolori del cancro, io invece sono una vigliacca, ma cosa ci posso fare? Io sono così e non riesco ad essere diversa. Comunque per adesso cerco di allontanare questo pensiero, anche se dormendo poco la notte, sono pensieri che tornano ad occupare la mente e di notte si amplificano ancora di più. Questa è la vita, cerchiamo di prenderne la parte meno spigolosa e poi sarà quel che sarà. Per ora cerco di pensarci il meno possibile, questa sera "venerdì" andrò a ballare, è un momento molto sereno e mi godo la musica con della meravigliosa ginnastica.
Non sei cinica cara amica, ma soltanto razionale e realista. Mia madre era vigile attenta e fin troppo sveglia, ma in entrambi i casi è ugualmente una sofferenza, perchè lei si rendeva conto che andava sempre calando e quindi soffriva e sopratutto si innervosiva in maniera pazzesca. Questo stato di cose, purtroppo a me spaventa in maniera terribile, non mi vergogno di affermare che ho terrore della vecchiaia, delle malattie, mia sorella è stata una forte nel sopportare i dolori del cancro, io invece sono una vigliacca, ma cosa ci posso fare? Io sono così e non riesco ad essere diversa. Comunque per adesso cerco di allontanare questo pensiero, anche se dormendo poco la notte, sono pensieri che tornano ad occupare la mente e di notte si amplificano ancora di più. Questa è la vita, cerchiamo di prenderne la parte meno spigolosa e poi sarà quel che sarà. Per ora cerco di pensarci il meno possibile, questa sera "venerdì" andrò a ballare, è un momento molto sereno e mi godo la musica con della meravigliosa ginnastica.
mafalda
(sabato 21 dicembre 2013)
Convinciti di una cosa :se anche mamma Lorenza fosse vissuta 150 anni , alla fine il tuo rammarico sarebbe stato lo stesso. Assistere alla morte di un genitore è legge di natura , consolati considerando con quale immenso dolore ha dovuto convivere tua madre alla morte di Maria Vittoria ,forse troverai sollievo al tuo dolore .
Assunta
(sabato 21 dicembre 2013)
15:00 del 21-12-2013
Mia cara Mafalda, hai tutte le ragioni di questo mondo, è un ciclo di natura da cui non ci si può dissociare, ma il mio discorso è un'altro, sento nell'anima delle colpe che mai riuscirò a cancellare, la mia vita continua come sempre, la mia allegria ed ironia è proverbiale nella mia famiglia, nonostante tutto, ma quando sono sola con me stessa, ecco che i miei pensieri tornano alla base, vorrei mia madre solo per due minuti, per farmi perdonare, la mia sbadataggine nel non rendermi conto che stava male e non mi diceva nulla, se fossi stata più presente e vigile, mi sarei subito resa conto che qualche cosa non andava, terribile è stato quando il cardiologo mi ha detto, fosse arrivata quì prima, forse si poteva salvare, certo lo so che ognuno ha il suo destino, ma il pensiero che quello di mia madre ho contribuito io a segnarlo, mi sento terribilmente in colpa, comunque è inutile piangere sul famoso latte versato, quello che è stato è stato e forse è per questo pensiero che io a due anni di distanza, non riesco ancora a guardare mia madre che mi osserva dalla bellissima foto che campeggia sulla sua tomba, forse mi passerà, speriamo, perchè il mio desiderio più grande è quello di stare un po' con lei al cimitero e poter piangere senza freni, forse sentendomi vicina a quello che rimane del suo corpo, la sentirò
ancora di più vicino al mio cuore.
Mia cara Mafalda, hai tutte le ragioni di questo mondo, è un ciclo di natura da cui non ci si può dissociare, ma il mio discorso è un'altro, sento nell'anima delle colpe che mai riuscirò a cancellare, la mia vita continua come sempre, la mia allegria ed ironia è proverbiale nella mia famiglia, nonostante tutto, ma quando sono sola con me stessa, ecco che i miei pensieri tornano alla base, vorrei mia madre solo per due minuti, per farmi perdonare, la mia sbadataggine nel non rendermi conto che stava male e non mi diceva nulla, se fossi stata più presente e vigile, mi sarei subito resa conto che qualche cosa non andava, terribile è stato quando il cardiologo mi ha detto, fosse arrivata quì prima, forse si poteva salvare, certo lo so che ognuno ha il suo destino, ma il pensiero che quello di mia madre ho contribuito io a segnarlo, mi sento terribilmente in colpa, comunque è inutile piangere sul famoso latte versato, quello che è stato è stato e forse è per questo pensiero che io a due anni di distanza, non riesco ancora a guardare mia madre che mi osserva dalla bellissima foto che campeggia sulla sua tomba, forse mi passerà, speriamo, perchè il mio desiderio più grande è quello di stare un po' con lei al cimitero e poter piangere senza freni, forse sentendomi vicina a quello che rimane del suo corpo, la sentirò
ancora di più vicino al mio cuore.
mafalda
(sabato 21 dicembre 2013)
Non vorrei tu mi fraintendessi .Io capisco il tuo dolore ,ma non condivido il tuo "rimorso ".
Tu non avresti mai avuto in questa storia, il potere di cambiare un solo attimo della sua esistenza . Era già scritto il giorno della sua fine ....consolati , lei è stata madre e padre nella tua vita ....lei ti ha dato la vita e tu pensavi di averla accanto per tutta la TUA vita , e questo che ti fa stare male .Gradualmente imparerai (se vuoi imparare!) che non ti puoi attaccare a niente e a nessuno , tutto finisce , di nessuna persona o cosa puoi dire: "E' mia".
Ma c'è un'altra verità più profonda e più vera: "Nulla si perde". Tutto continua a vivere e rimanere dentro di te anche se non c'è più fuori.
Tu non avresti mai avuto in questa storia, il potere di cambiare un solo attimo della sua esistenza . Era già scritto il giorno della sua fine ....consolati , lei è stata madre e padre nella tua vita ....lei ti ha dato la vita e tu pensavi di averla accanto per tutta la TUA vita , e questo che ti fa stare male .Gradualmente imparerai (se vuoi imparare!) che non ti puoi attaccare a niente e a nessuno , tutto finisce , di nessuna persona o cosa puoi dire: "E' mia".
Ma c'è un'altra verità più profonda e più vera: "Nulla si perde". Tutto continua a vivere e rimanere dentro di te anche se non c'è più fuori.
Assunta
(sabato 21 dicembre 2013)
19:40 del 21-12-2013
Ma no cara Mafalda, perchè dovrei fraintendere? Mi conosci ormai da tempo e quindi sai che per prendermela io, ce ne vuole. Hai perfettamente ragione, le tue sagge parole sono giuste, forse con il tempo imparerò, devo dire che di mia madre non si perderà nulla, persino i bambini la nominano sempre in ogni minima occasione, questa sera avevo con me Samuele il piccolino di Giorgio, mi ha detto: Nonna mi insegni a giocare con quelle carte strane che usava nonna Zazà? però non fare come lei che era furbetta sapeva giocare e vinceva sempre e se sbagliava si arrabbiava. Le carte strane a cui si riferisce, sono le piacentine o penso napoletane, cioè mazzi, ori, spade e coppe, con quelle mia madre non la batteva nessuno e le adorava, Ciao Mafalda a più tardi.
Ma no cara Mafalda, perchè dovrei fraintendere? Mi conosci ormai da tempo e quindi sai che per prendermela io, ce ne vuole. Hai perfettamente ragione, le tue sagge parole sono giuste, forse con il tempo imparerò, devo dire che di mia madre non si perderà nulla, persino i bambini la nominano sempre in ogni minima occasione, questa sera avevo con me Samuele il piccolino di Giorgio, mi ha detto: Nonna mi insegni a giocare con quelle carte strane che usava nonna Zazà? però non fare come lei che era furbetta sapeva giocare e vinceva sempre e se sbagliava si arrabbiava. Le carte strane a cui si riferisce, sono le piacentine o penso napoletane, cioè mazzi, ori, spade e coppe, con quelle mia madre non la batteva nessuno e le adorava, Ciao Mafalda a più tardi.
mafalda
(sabato 21 dicembre 2013)
Finchè continuiamo a parlare di loro , o soltanto un pensiero ci riporta alla loro memoria ,loro sono ncora con noi .Ti abbraccio .
NikFabri (Anonimo)
(lunedì 23 dicembre 2013)
Mio padre è con me ogni sera. Non ho mai smesso di rivolgergli un pensiero prima di prendere sonno. La sua presenza è viva e tale resterà anche perchè piu' invecchio e piu'sono a lui somigliante.
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